Risparmiare il più possibile sulla bolletta della luce è diventato un requisito imprescindibile per molte famiglie che hanno visto come l’importo da pagare a parità o addirittura a minor consumo di energia è salito alle stelle negli ultimi mesi.
E fino ad oggi una delle formule migliori per ottenere questo risparmio economico, oltre ad abbassare il costo dell’energia elettrica in casa, era quella di cambiare azienda elettrica, scegliendo una tariffa che si adattasse al nostro modo di vivere e che offrisse qualche prezzi economici che sono la prova degli aumenti e sussulta.
È un’opzione su cui molti consumatori sembravano essere chiari durante il 2021 e l’inizio del 2022, quando il cambiamento delle società elettriche potrebbe rappresentano un notevole risparmio che in alcuni casi includo ci ha portato a pagare la metà ogni mese grazie ad alcuni prezzi fissi per ogni kilowattora (kWh) consumato molto, molto attraente.
Qualcosa però è cambiato negli ultimi mesi e gli utenti che avevano bollette convenienti grazie a questi prezzi fissi nel mercato libero ora vedono come arrivano le bollette ingombranti raddoppiano o triplicano rispetto a quanto concordato in teoria, qualcosa che si sta riflettendo in diversi forum pubblici e organizzazioni dei consumatori come l’OCU. Cosa sta succedendo?
Paghiamo tutti il ”cap on gas”
La chiave della questione sta nel famoso “gas cap”, provvedimento approvato dal Governo quest’estate ed entrato in vigore il mercoledì 15 giugno 2022 istituire un meccanismo con l’obiettivo di limitare il prezzo del gas e quindi ridurre il prezzo dell’elettricità per il mercato spagnolo.
L’idea era di avvantaggiare i consumatori con tariffe elettriche nel mercato regolamentato e libero mercatoanche se la limitazione di 40 euro MWh nel prezzo del gas ha portato con sé una piccola stampa molto scomoda: era necessario risarcire le compagnie del gas per il premio a cui ci vendevano detta materia prima, cioè si doveva pagare un compenso fino a questo limite, fatto che si può vedere quotidianamente sul sito dell’OMIE.
Questa compensazione sarebbe inclusa nelle bollette degli utenti, anche se non raggiungerebbe tutti allo stesso tempo allo stesso tempo. Pertanto, i consumatori con Tariffa elettrica regolata dal PVPC sin dal primo minuto Una volta che la misura ha iniziato a funzionare, hanno visto come il prezzo finale a cui vengono addebitati per ogni kilowattora include già questo costo, ovvero dal 15 giugno 2022.
Il costo del plafond gas non viene valorizzato nelle fatture in quanto è già integrato direttamente nel concetto generale “Costo dell’energia”ed è responsabile dell’aumento di prezzo delle fatture di luglio e agosto.
Nel mercato libero, i marketer con la nuova misura potrebbero scegliere di rischiare e stimare il costo di questa compensazione aggiungendolo alle loro tariffe come un concetto in più per pagare di più per ogni kilowattora, ma non lo hanno fatto e hanno preferito mettilo nelle “caratteri minuscole” dei contratti.
In questo modo possono pubblicizzare prezzi molto interessanti per ogni kWh che hanno non includere questo concettoche può quindi portare il consumatore ad un prezzo finale facilmente il doppio di quello presumibilmente concordato.
Da quando succede questo? Bene, tutti i contratti firmati con un libero professionista dal 26 aprile 2022 incorporeranno questo nuovo concetto quando finalmente arriveranno i conti.
Va bene, ma Ho firmato il mio contratto prima di tale data, riceverò il nuovo addebito in bolletta? Sì, ma dopo. Apparirà come rinnovare o prorogare contratti che di solito hanno una scadenza di circa 12 mesi, quindi prima o poi finiranno per apparire.
Come appare questo concetto sulla fattura? Bene, generalmente nella parte finale vedremo in modo poco chiaro una nuova sezione che dice qualcosa del genere “Cap cost del gas RDL 10/2022” seguito da un importo in euro che viene aggiunto al resto della fattura.
E significa molto? È davvero così alto? Ebbene, è una cifra che dipende dall’uso quotidiano e anche orario che abbiamo fatto dell’elettricità in casa, poiché, come vediamo sul sito di OMIE, i prezzi di compensazione variano a ogni ora del giorno. Per avere un’idea, nelle ultime settimane tale importo è passato da circa 0,10€/kWh a oltre 0,30 €/kWh in aggiunta al prezzo fisso che avevamo contratto. In altre parole, se avessimo una tariffa ad esempio di 0,20 €/kWh, ora dovremo sommare quelle aggiuntive comprese tra 0,10 e 0,30 €/kWh e moltiplicare per il numero di kWh consumati.
Immagine di copertina | Giovanni Salzarulo