Il ‘cap on gas’ è una misura che entrerà in vigore questo mercoledì 15 giugno, un meccanismo con l’obiettivo di limitare il prezzo del gas e quindi ridurre il prezzo dell’elettricità. Questa nuova regolamentazione sembra avere un certo impatto sul mercato all’ingrosso, che raggiunge un calo del 22,6% per il prezzo di domani secondo i dati dell’Operatore del mercato energetico iberico (OMIE).
il prezzo medio è sceso a circa 165,59 euro per megawattora, rispetto a 214,05 €/MWh di oggi, 14 giugno. Il cambiamento è stato il giorno migliore per il prezzo dell’energia elettrica da fine maggio, e tutto indica che il nuovo provvedimento per limitare il prezzo del gas c’entra. Ecco perché qui spieghiamo in cosa consiste questo meccanismo e quali vantaggi potrebbe apportare all’utente.
Una misura con l’obiettivo di contrastare la “volatilità” del mercato energetico
Come accennato sul sito web dello stesso governo, si tratta di una misura limitare il prezzo del gas e quindi contenere l’inflazioneun meccanismo che funge da “firewall” contro la volatilità dei prezzi internazionali del gas dopo la guerra che si sta combattendo in Ucraina.
Da domani il provvedimento collocherà il prezzo del gas intorno ai 40 euro/MWh, con un prezzo medio di 48,8 euro/MWh. Questo limite durerà circa sei mesi, momento in cui il prezzo aumenterà di 5 €/MWh ogni mese. Il governo intende mantenere questi prezzi per almeno 12 mesi, coprendo anche il prossimo inverno. Il limite di prezzo è stato applicato in collaborazione con i governi di Spagna e Portogallo, nonché con la Commissione europea.
Con l’esistenza di questo “cap iberico”, ora avremo due tipi di aste del prezzo dell’energia elettrica: una senza questa misura e in linea con quella del mercato elettrico europeo, e un’altra per Spagna e Portogallo con questo nuovo meccanismo.
Vantaggio sia per i consumatori regolamentati che per quelli del mercato libero
La misura è destinata a beneficiare sia i consumatori con tariffe energetiche fisse che variabili. Inizieranno con gli utenti coperti dal PVPC e dalla tariffa regolamentata del settore, e quelli con una tariffa fissa lo noteranno quando rinnoveranno il contratto entro il periodo di 12 mesi. Questo ‘cap’ influenza inevitabilmente il prezzo dell’elettricità, e anche se dobbiamo ancora aspettare il prezzo dell’elettricità domani, 15 giugno, per il consumatore finale, la misura sembra aver già interessato il mercato all’ingrosso.
Nonostante sia ancora presto per trarre conclusioni affrettate, è chiaro che la cosiddetta ‘eccezione iberica’ sarà accompagnata da una riduzione del prezzo dell’energia elettrica nel mercato all’ingrosso, anche a fronte dell’aumento dell’energia negoziato di 541 GWh contro 511,40 GWh. Questo aumento è dovuto principalmente alle previsioni di raggiungere livelli elevati di temperatura.
Nonostante questo cambiamento, il prezzo dell’elettricità è ancora dell’80% più caro rispetto allo scorso anno, dove abbiamo pagato un prezzo medio di circa 90 euro al megawattora. Resta da vedere se la misura finisce per essere efficace ed esce “per conto” per il consumatore, dal momento che bisogna considerare che il costo del plafond gas è a parte, quindi se si tiene conto di tale costo, il prezzo di l’energia di domani sarebbe leggermente superiore a quella di oggi. 5% come indicato da Ingebau.