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DTT o la zona senza legge. Uno studio rileva un numero allarmante di canali senza licenza e con contenuti illegali

22 de Settembre de 2022

Devo ammettere che non sono esattamente un fan del DTT e infatti ho scritto un articolo in cui esprimo la mia posizione in merito. Tuttavia, il DTT è una piattaforma fondamentale per molti utenti e, sebbene in Spagna lo vediamo un po’ indietro, È un campo che va curato e monitorato e per questo c’è la Legge Generale della Comunicazione Audiovisiva (LGCA).

Ed è che la televisione digitale terrestre è un campo a pagamento per la comparsa di un gran numero di canali. Per trasmesso legalmente su DTTè necessario rispettare una serie di requisiti, requisiti che in questo studio che è stato condotto dalla comunità autonoma dell’Andalusia, è diventato chiaro che non sempre sono soddisfatti.

Contenuti illegali in roaming liberamente

I dati che ora vedremo, che possono essere considerati allarmanti, è stato rivelato da uno studio del Consiglio dell’audiovisivo andaluso (CAA). Uno studio incentrato sullo spettro televisivo del digitale terrestre nella comunità autonoma dell’Andalusia, ma facilmente estrapolabile al resto del territorio nazionale.

Prima di procedere, dobbiamo tenere presente che per poter emettere legalmente, è necessario avere una licenza rilasciata dall’autorità competente per poi poter emettere un mux, che è l’acronimo di multiplexer. Se non hai una licenza, puoi noleggiarla a un’azienda che ce l’ha e non la sta utilizzando.

un mux è la larghezza di banda necessaria per offrire servizi o canali DTT, canali che possono essere televisivi o radiofonici. Ogni “Mux” occupa la larghezza di banda in cui un gruppo di canali e servizi trasmette in quella determinata larghezza di banda.

Per emettere quei mux legalmente, può o meno utilizzare i servizi di società come Retevisión/Abertis. Questi sono, in estrema sintesi, i passaggi necessari per poter trasmettere su DTT.

Con questi dati in mano, il Consiglio audiovisivo dell’Andalusia (CAA) ha condotto uno studio in cui ha scoperto che un gran numero di canali che attualmente gestiscono la DTT nella regione dell’Andalusia lo fanno senza licenza. Così tanto che c’è quasi una parità tra il numero di canali con licenza e senza licenza.

Queste, infatti, le conclusioni e le cifre raggiunte nello studio:

  • Il Consiglio audiovisivo dell’Andalusia ha analizzato lo spettro radio nei suoi 18 centri di raccolta nel maggio 2022, avendo riscontrato 14 multiplex non assegnati nel Piano DTT per l’Andalusia che erano occupati da segni. In questi multipli sono stati rilevati 77 canali occupati, di cui 22 senza contenuto, e altri 55 con programmazione catalogabile dal CAA.

  • del 55 canali che trasmettono programmi senza licenzasu 27 (49%) sono state individuate 46 trasmissioni che violano in un modo o nell’altro le norme audiovisive: contenuti pornografici (14, 31%), chiaroveggenza a volte non consentita (25, 54%) o prodotti miracolosi (7, quindici% ).

  • I centri dove sono stati rilevati i canali più trafficati sono quelli di Malaga e Fuengirola (18), Siviglia (15), Almería (12), Granada (11) e Córdoba (8).

  • Considerando il provider di contenuti che compare nelle informazioni multiplex, Ingest Telecom (28 canali) e TV-Provider (23) sono i principali.

È interessante notare che in Andalusia in questo momento ci sono 65 canali che trasmettono legalmente e davanti a loro, quasi altrettanti canali (55) che trasmettono illegalmente.

Tra questi secondi, che ricordiamo, sono 55, 46 canali trasmessi in violazione delle norme vigentipoiché mostrano contenuti pornografici, trasmettono contenuti nei tempi previsti, prodotti non consentiti o illegali.

Va ricordato che in questa materia, è competente il Ministero dell’Economia e della Trasformazione Digitale, che eserciterà i poteri di vigilanza, controllo nonché il potere sanzionatorio. Gli articoli 157 e 158 della citata LGA contemplano le irregolarità, qualificandole come gravi o gravissime e stabilendo le opportune sanzioni che trovano riscontro nell’articolo 160 del citato regolamento.

Via | Zona ADSL
Fonte | Consiglio Audiovisivo dell’Andalusia