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ecco come funziona la cottura passiva

20 de Ottobre de 2022

Con i prezzi alle stelle di elettricità e gas, tutto ciò che possiamo fare a casa essere più efficiente e risparmiare in queste preziose forme di energia ci aiuterà sicuramente ad abbassare la bolletta a fine mese.

Tempo fa abbiamo discusso di alcuni consigli per risparmiare gas quando si cucina quotidianamente, tenendo conto di aspetti come il tipo di pentola utilizzata, il materiale, se è pressata, ecc. Oggi andremo un po’ oltre e parleremo del cosiddetto Cucina passiva.

È una tendenza su cui scommette consumare meno energia possibile durante la cottura il nostro cibo e che alcuni marchi come Barilla, noto produttore di pasta in formati molto diversi, stanno promuovendo sul proprio sito per essere più efficienti e inquinare meno.

Cos’è la cucina passiva

L’idea è semplice: lo è sfruttare al massimo l’energia di cui avevamo bisogno per generare il calore quando cuciniamo i nostri piatti, siano essi gas o elettricità, essendo più efficiente e l’abbassamento della bolletta energetica a fine mese.

Per fare questo non per fare magie, ma attenzione ai tempi di cottura consigliato per ogni tipo di ricetta che prepariamo, regolando al massimo la quantità di calore che applichiamo di volta in volta.

Ad esempio dalla Barilla commentano che per cuocere la pasta si consiglia un tempo di cottura di circa nove minutima questo non significa che dobbiamo avere il gas o il piano cottura sempre accesi.

Infatti, secondo gli studi che hanno fatto, è possibile cuocere completamente quasi ogni tipo di pasta (sia della vostra marca che di qualsiasi altra) spendendo solo due minuti di energia di questi nove consigliati, sia gas che luce.

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Il trucco è portare l’acqua a ebollizione e proprio mentre inizia a bollire tempo due minuti a fornello acceso. Raggiunti quei due minuti, spegniamo il fuoco e lasciamo il calore residuo della pentola termina la cottura pasta per tempi consigliati che variano da otto a dodici minutia seconda del suo spessore, come possiamo vedere in questa tabella.

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Infatti, il marchio stesso ha creato a progetto open source in modo da poter realizzare con stampanti 3D un piccolo dispositivo che, una volta posizionato nella pentola, ha il compito di rilevare quando l’acqua inizia a bollire e di avvisarci sul cellulare in modo che possiamo tenerlo d’occhio. Anche tempo il tempo consigliato due minuti e ci dice di tagliare il fuoco.

Un’idea che può essere estesa a tutti i tipi di ricette

L’idea alla base di Passive Cooking può essere applicata non solo alla pasta e ai piani cottura a gas o in vetroceramica, ma a moltissimi altre ricette e attrezzature da cucina nel nostro giorno per giorno.

Ad esempio, è molto comune quando usiamo i forni e vogliamo risparmiare parte dell’energia cuocendo più piatti contemporaneamente o uno dopo l’altro una volta raggiunta la temperatura desiderata, oppure quando spegnere un po’ prima che il piatto sia pronto per sfruttare il calore residuo.

Ma è certamente utile in tutti quei preparativi in ​​cui dobbiamo far bollire l’acqua per aggiungere in seguito qualche ingrediente che vogliamo cuocere. Molte volte lasciamo tutto cucinare più del necessario perché siamo andati a fare altre cose, non prestiamo attenzione o direttamente non teniamo conto dei tempi di cottura consigliati.

Come commentato nello studio condotto da Barilla, applicare queste tecniche di controllo esaustivo dei tempi di cottura è possibile risparmiare sulle bollette di luce e gasma anche ridurre la nostra impronta di carbonio fino all’80% a seconda di cosa cuciniamo.