Il impianti di riscaldamento centralizzato nelle comunità di quartiere Sono da anni una delle formule più comuni per il riscaldamento degli edifici, sebbene il costo reale che ogni proprietario faceva del servizio comune fosse talvolta mal distribuito, ci sono situazioni in cui questa mancanza di individualizzazione può talvolta causare certe spreco di energia.
Questo è esattamente ciò che il governo intende cambiare attraverso un decreto reale pubblicato nella BOE il 6 agosto 2020 per mezzo del quale hanno cercato di regolamentare il installazione di contatori individuali negli edifici con sistemi di riscaldamento e raffrescamento centralizzati per gli anni a venire.
L’idea è quella di realizzare il completo recepimento di alcune Direttive Europee, tra cui la Direttiva 2018/2002, che stabilisce l’obbligatorietà del contabilizzazione del consumo di riscaldamento e l’obbligo di individualizzare questo post oltre a regolare i consumi nel caso di edifici con riscaldamento centralizzato.
Come spiegato dall’Associazione spagnola di distribuzione dei costi di riscaldamento (Aercca), con questo decreto si intende che “ogni casa paga il riscaldamento o il raffrescamento che ha consumato“Inoltre, ogni casa potrà conoscere nel dettaglio quali sono stati periodicamente i propri consumi, facilitando così le abitudini di riduzione dei consumi e di risparmio energetico.
Requisiti, termini ed esenzioni nella normativa
- Cosa significa questo regolamento? Beh, in pratica, costringe le comunità di quartiere a installare distributori di costi di riscaldamento e valvole termostatiche in migliaia di case in tutta la Spagna. La persona responsabile dell’applicazione è il proprietario dell’impianto di riscaldamento (in questo caso sarà generalmente la comunità dei proprietari) e deve fornire i mezzi necessari per facilitare tale contabilità e distribuzione. Questo influenzerà in giro 1,4 milioni di case in Spagna.
- Chi è obbligato a farlo? La normativa sarà di applicazione obbligatoria negli edifici con impianti di riscaldamento o raffrescamento realizzati prima dell’approvazione del RITE (Regolamento degli impianti termici negli edifici) di 1998. Gli edifici costruiti successivamente sono già tenuti a installare dispositivi contabili individuali.
- Ci sono esenzioni? Hai ragione. Gli edifici situati nel zone più calde del paese (isole, zona di Levante, Guadalquivir, Ceuta e Melilla). C’è anche esenzioni per motivi economici quando il costo dell’installazione e della lettura da effettuare non è compensato dal risparmio generato in quattro anni. Inoltre, se l’impianto termico dell’edificio è digita ‘monotubo in serie’ Sarà esentata dall’installazione di contatori o distributori di riscaldamento e, se l’installazione è di ventilconvettori o aerotermi, sarà esentata dall’installazione di distributori di riscaldamento, ma continuerà a dover installare contatori di calore.
- Quanto tempo abbiamo per adeguarci alle normative? La Legge stabilisce come termine il 1 maggio 2023, a quel punto il riscaldamento come lo conoscevamo deve essere spento permanentemente, sebbene siano stabiliti anche alcuni periodi intermedi per il suo avvio graduale.
- Devi chiedere preventivi preventivi? Sì. La norma prevede due scadenze: la prima termine ultimo per avere almeno un preventivo ad un’impresa di impianti regolamentata dal RITE per effettuare l’adeguamento dell’impianto al Regio Decreto e il secondo termine corrisponde al scadenza per avere l’installazione attiva, che avverrà 15 mesi dopo.
Tabella delle zone climatiche e delle scadenze preparata dall’OCU
Così, troviamo, ad esempio, che il 1 luglio 2021 è stata rispettata la scadenza per gli edifici con meno di 20 abitazioni se si trovano nella zona climatica E del Codice tecnico edilizio spagnolo (CTE) o in edifici con almeno 20 abitazioni situate nella zona climatica D del CTE. Il 1° dicembre 2021 sarà conforme per gli edifici con meno di 20 abitazioni nella zona D del Codice tecnico edilizio spagnolo (CTE) e gli edifici con almeno 20 abitazioni nella zona climatica C del CTE. E infine, il 1° febbraio 2022, gli edifici con meno di 20 abitazioni ubicati in zona C.
Zone climatiche Spagna CTE
Installiamo contatori o distributori?
Il regolamento stabilisce che “ogniqualvolta sia tecnicamente possibile, economicamente ragionevole e proporzionato rispetto al potenziale risparmio energetico” devono essere installati”contatori individuali ad un prezzo competitivo, che riflettano fedelmente i reali consumi energetici del cliente finale e che forniscano informazioni sul reale tempo di utilizzo”
Tuttavia, questo può essere fatto bene con contatori individuali per il consumo generale di ogni abitazione, oppure, se questo tipo di apparecchiatura ha un’installazione molto complessa o eccessivamente costosa, si possono scegliere distributori di costi di riscaldamento su ogni radiatore, purché tecnicamente ed economicamente fattibile.
La differenza tra questi due tipi di apparecchiature è che i metri sono più costosi, vengono installati direttamente alla presa di riscaldamento di ogni abitazione e sono in grado di calcolare con precisione il consumo totale del riscaldamento o raffrescamento dell’abitazione. I fattorini Sono posizionati su ogni radiatore Misurando le utenze, sono più facili da installare ed economiche.
Zähler Plattform HCAe2 – Ripartitore dei costi di riscaldamento (include guarnizione e piastra termoconduttiva)
Foto di copertina | hessam nabavi