Stiamo vivendo tempi difficili in Spagna. Nonostante le piogge torrenziali che ci hanno accompagnato in queste settimane, i serbatoi non si liberano della pesante lastra che è il peso di una siccità che ci trasciniamo da mesi.
Sempre più città e comuni hanno limitazioni idriche. Qualcosa che chiarisca che l’elemento liquido sarà in futuro un bene più che apprezzato, in modo che qualsiasi sviluppo che contribuisca a ottenere acqua e averne accesso in modo economico e sostenibile sarà sempre il benvenuto. E questo è qualcosa che è un po’ più vicino a un’invenzione come questa.
Acqua dall’energia del sole
Si tratta di uno sviluppo realizzato da un team del Dipartimento di ingegneria meccanica e delle costruzioni della Northumbria guidato dal dottor Muhammad Wakil Shahzad, professore assistente del dipartimento.
Il risultato del loro lavoro è un dispositivo che hanno chiamato “Solar2Acqua”. È un sistema che è in grado di offrire acqua potabile, estraendola dall’umidità dell’aria grazie all’energia solare.
È un nuovo sistema che per funzionare si avvale di due pannelli solari fotovoltaici. Queste placche si aprono e sono responsabili della cattura dei raggi del sole in modo che il sistema inizi a produrre acqua. Il vantaggio di questo sviluppo è che oltre a generare il doppio dell’acqua con la stessa energia rispetto ai tradizionali generatori di acqua atmosferica, può funzionare anche di notte.
Immagine | Università della Northumbria
È in grado di produrre una quantità costante di acqua, indipendentemente dall’umidità dell’aria esterna o dalla luce grazie al fatto che include un sistema di batterie che è responsabile dell’immagazzinamento dell’energia catturato dai pannelli solari, per poi rilasciarlo in situazioni di assenza di luce in modo che il sistema continui a produrre acqua. Puoi avere acqua potabile anche di notte.
Inoltre, gli stessi sviluppatori affermano che si tratta di un sistema economico da utilizzare. Non è necessario avere una formazione specifica per usarlo, ed inoltre la sua costruzione fa si che possa essere utilizzato in qualsiasi situazione e luogo. Sul sito web del dipartimento responsabile parlano del suo utilizzo in “aree disastrate, ospedali da campo, uffici, campi profughi, campi militari e comunità remote dove non c’è connessione alla rete o disponibilità di acqua nelle vicinanze”.
Nei test effettuati come pilota basato sul sistema Northern Accelerator PoC, sono riusciti a produrre dai 15 ai 20 litri di acqua potabile al giorno, che significa acqua per tre o quattro case. Tuttavia, i responsabili dello sviluppo hanno in mente di aumentare la capacità di produzione di acqua a 50 litri al giorno per fornire acqua a una piccola comunità.
Oltretutto, hanno in mente la commercializzazione di Solar2Water al fine di creare un’azienda derivata dall’università e facilitare la creazione di massa di un numero significativo di unità da portare in tutto il mondo.
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Via | EcoInvenzioni