Il diverso servizi di informazione online e piattaforme a cui siamo iscritti, applicazioni, social network, siti di contenuti in streaming, aggiornamenti del browser, aggiornamenti del sistema operativo, i nostri diversi allarmi per diverse attività, notifiche dal apparecchiature domestiche collegate… Tutti ci mandano uno sciame di messaggi di stato e avvisi ogni giorno con chi deve vedersela.
Ma in generale lo fanno in un certo senso molto invadente e appariscente questo va in quello che stiamo facendo, a volte infastidendoci o preoccupandoci e lasciandoci incuriositi fino a quando non apriamo finalmente lo schermo e vediamo di cosa si tratta.
Google vuole fare un passo avanti in questo mondo di notifiche, soprattutto pensando a un arsenale di piccoli gadget che ci circonderà in futuro, ognuno desideroso di attirare la nostra attenzione in un dato momento. E per questo hanno proposto un cambiamento nel paradigma delle allerte domestiche in quello che sono venuti a chiamare “Piccoli segnali”.
L’idea teorica alla base di questa proposta è concettualmente semplice, ma potenzialmente complessa: creare un sistema di allerta e notifica all’utente non invadente ma piuttosto sottile e per niente opprimente.
Piccoli oggetti che fanno cose
Secondo Google, vogliono che ci aggiorniamo sulle novità del quotidiano digitale, ma in modo tale che sia anche possibile mantenere la calma, senza interruzioni brusche. Come vogliono ottenerlo? Bene, inizialmente con una serie di oggetti connessi all’interno della casa (al momento ce ne sono sei diversi) quello eseguirà diverse azioni per richiamare la nostra attenzione in modo sottile quando succede qualcosa, come possiamo vedere nel seguente video allegato.
Ad esempio, uno di questi oggetti connessi è “aria”la cui missione è soffiare una piccola quantità d’aria attorno ad esso per muovere leggermente oggetti reali come le foglie di una pianta o un ciondolo da parete e soffitto. Quando viene attivato e vediamo l’impianto muoversi in un angolo della stanza, significa, ad esempio, che abbiamo ricevuto un messaggio in uno dei servizi configurati.
Un altro è un pulsante che sembra un altoparlante collegato si muove su e giùgira a sinistra e a destra nel caso in cui desideriamo maggiori informazioni ed emette un suono per attirare la nostra attenzione quando riceviamo un messaggio.
Il prossimo è “Movimento”un sistema che per mezzo di una specie di cilindro ci informa visivamente che è successo qualcosa nel nostro ambiente digitale, con diversi gradi di intensità a seconda di quanti cilindri e di quanto in alto si muovono.
Il resto degli oggetti è di natura simile, con notifiche sottili come ad esempio un’ombra in movimento, un piccolo suono ritmico o un indicatore luminoso con un braccio mobile che colpisce un barattolo per avvisarci che è ora di prendere le pillole pomeridiane. Possiamo vederli tutti dal sito Web del progetto qui da dove possiamo anche scaricare il codice di ogni oggetto nel caso in cui vogliamo costruirli da soli.
Questa proposta di Google avrà successo? Bene, non è chiaro, ma l’idea di ammorbidire le notifiche e portali oltre gli schermi dei dispositivi mobili, il computer o la TV mi sembrano i più interessanti. Un’altra cosa è che al momento le idee mostrate con Little Signals sono forse troppo sottili per alcuni utenti.
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