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Ho smesso di usare Netflix e altre piattaforme per diversi giorni per guardare DTT. Il risultato è che ho dormito prima

4 de Luglio de 2023

Devo ammetterlo di giorno praticamente non guardo la TV o non almeno la TV nel modo in cui l’abbiamo in mente tutti o quasi. La televisione lineare con cui molti di noi sono cresciuti, passata poi al digitale terrestre, tanto di moda ultimamente, è ormai storia. Ora la televisione on demand sta diventando sempre più importante.

Le piattaforme che tutti abbiamo in mente, come Netflix, HBO Max, Disney Plus+… hanno preso spazio nelle nostre vite. La verità è che tante letture sul digitale terrestre negli ultimi giorni mi hanno fatto proporre una sfida: “sopravvivere” diversi giorni all’intoppo tecnologico senza utilizzare le piattaforme che ho nominato prima e quando guardi la TV, opta solo per DTT. In anteprima, questi cinque giorni sono sembrati lunghissimi e questa è stata la conclusione della mia esperienza

Alla fine ho guardato meno TV e dormito di più

Immagine | tempo di sognare

Dire che ho usato solo i canali DTT, senza altro. Nemmeno piattaforme come Pluto o miglioramenti aggiunti ai canali TDR come LovesTV hanno avuto un posto nell’esperimento. Era circa vedere se l’attuale tete offre contenuti che potrebbero intrappolare uno spettatore e non richiede altre alternative.

La verità è che entrando nel secondo decennio di questo millennio, conosco persone che non hanno Internet in casa oltre la linea mobile. Persone che usano la televisione classica con la programmazione offerta dal digitale terrestre, ecco perché questo esperimento ha attirato la mia attenzione. Normalmente l’unica televisione che guardo è quella dei telegiornali, sempre all’ora di pranzo o di cena. Più o meno mezz’ora di televisione standard, perché il resto è riservato a qualche piattaforma a cui sono abbonato. Ora quella mezz’ora doveva essere estesa al resto della giornata.

Quindi ora, alla fine dell’informativa Non dovrai più cercare la serie o la serie in servizio che sto seguendo. Approfittando dell’arresto di molti di loro e lasciando a riposo quelli che seguono una settimana, ho iniziato a muovermi nella programmazione del DTT quando il telegiornale è finito.

qualità dell’immagine spaventosa

Pexels Allie Feeley 15313405

Immagine | Allie Feeley

Come ho già commentato, la prima cosa che si incontra quando si usa la DTT in Spagna è la dolorosa qualità del video e dell’immagine. Canali che trasmettono con qualità SD in alcune occasioni o nel migliore dei casi in HD, anche se non è chiaro se sia 1080i o 1080p. In assenza dell’arrivo del 4K sul DTT, il confronto con le piattaforme di video on demand è già iniziato con un netto perdente.

Devi solo confrontare i canali sul DTT con lo streaming delle piattaforme. Solo guardando la qualità dell’immagine possiamo già indovinare chi perderà la battaglia

È vero che utilizzo un televisore 4K, quindi il risultato visivo è molto peggiore rispetto a quei casi in cui viene utilizzato un televisore Full HD. Ma poiché la risoluzione 4K tende a diventare sempre più comune, questo problema non farà che diffondersi. Immagini a bassissima definizione, pixelate oltre misura, che si sono aggiunti ad un ronzio e che hanno fatto sì che anche l’impianto audio di casa che ho installato sia fermo da una settimana. Non aveva senso usarlo con una tale qualità audio. L’altoparlante della TV è stato sufficiente.

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Immagine | Frank Va bene su Unsplash

Questo è ciò che si riferisce alla qualità dell’immagine, qualcosa di oggettivo che non lascia spazio a dubbi. Perché dopo devi toccare un accordo quando parli dei contenuti disponibili. Dire che c’era qualcosa di bevibile nel palinsesto televisivo è forse un’esagerazione.

Con un miscuglio di canali, alcuni dei quali appaiono sia in versione HD che SD, era giunto il momento di occuparsene un programma in cui abbondano soprattutto ripetizioni e rimaneggiamenti. Ci sono reti in cui praticamente tutta la programmazione si basa su serie di successo che tutti abbiamo visto.

Capitoli che si legano tra loro al punto da sembrare praticamente una catena tematica. Poi c’è la programmazione tradizionale e qui, se mettono una cosa o un’altra e se ci piace o no è qualcosa di molto personale… ma nel mio caso l’offerta della televisione pubblica e privata non mi attrae minimamente.

pubblicità da annoiare

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Immagine | Saverio Croce

Altro punto da discutere è la questione della pubblicità, tanto di moda ultimamente per l’intenzione di Netflix e forse di altre piattaforme di portarla alla loro offerta e quindi abbassare i prezzi. La verità è che nel caso del DTT, oltre alla scarsa qualità di gran parte della programmazione che mi faceva navigare quasi ininterrottamente, si è aggiunta la presenza pressoché costante della pubblicità. Unità pubblicitarie che sono durate per sempre e che in molti coincidevano in catene appartenenti allo stesso gruppo comunicativo. In questo modo non importava dove cambiavo dato che trovavo sempre lo stesso annuncio.

E con poche eccezioni, ho dovuto affrontare blocchi di 5, 6 e anche 7 minuti, un tempo che ho utilizzato più che mai per svolgere compiti veloci a casa. Niente mi aveva legato al divano o almeno niente di quello che appariva sullo schermo. Questo è anche il motivo per cui in molti momenti il ​​​​cellulare è stato una piacevole compagnia. Avere la televisione in sottofondo come una radio e guardare il mio cellulare, che sia sui social network, giocare con un’applicazione di fotoritocco… tutto indicativo dello scarso interesse che sta suscitando in me ciò che appare sullo schermo.

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La verità è che normalmente finisco per andare a letto verso le undici o le undici e mezza alla mia solita ora dopo cena e guardare un paio di episodi di una serie o di un film. Quel programma in questi giorni è cambiato e alle dieci e mezza di sera avevo già tutto il tempo. Mi annoiavo di quello che vedevo e pensavo che sarebbe stato meglio sfruttare quei momenti di relax con un buon riposo sul materasso, cosa che ha contribuito a migliorare la qualità del sonno, dormendo più ore e con un sonno più riposante. Infatti quando mi sono svegliata alle sei del mattino mi sono ritrovata con più energia.

Come se da un giorno della marmotta fosse, questi giorni sono diventati eterni. Resistere giorno dopo giorno alla tentazione di premere il pulsante sul telecomando per accedere ai contenuti extra.

Questa è la mia esperienza, il che non significa che ci siano persone a cui basti il ​​contenuto ad accesso pubblico offerto dalla televisione tradizionale. Dal mio punto di vista, DTT deve migliorare molto nella qualità dell’immagine e anche nei contenuti disponibili per competere con la televisione on demand.

Immagine di copertina | Anete Lusina

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