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Home Assistant non dipenderà più da Alexa, Siri e Google

29 de Dicembre de 2022

Quando inizi ad automatizzare tutta la tua casa, uno degli elementi che attira maggiormente gli utenti è l’utilizzo di un assistente vocale intelligente. I più conosciuti e utilizzati sono solitamente Alexa, l’Assistente Google o Siri. Questi consentono di controllare qualsiasi dispositivo intelligente della casa se è all’interno dell’ecosistema o rispondere alle nostre richieste.

Tuttavia, molti scelgono di sviluppare un ecosistema intelligente lontano dal cloud e con una presenza locale solo attraverso strumenti open source. Il grande punto di riferimento in questo senso è Home Assistant, un toolkit progettato per offrire agli utenti un modo sicuro e autonomo per sviluppare un sistema domotico. Tuttavia, se volessimo controllarlo a voce, avremmo avuto bisogno degli assistenti di cui sopra. Questo cambierà. Ed è quello Home Assistant ha annunciato che presto avrà il proprio assistente vocale.

Un assistente vocale che puoi usare offline

Lo ha annunciato la piattaforma open source attraverso un post sul suo blog ufficiale. In esso, spiega che Home Assistant acquisirà presto la capacità di controllare i dispositivi connessi tramite la voce e senza richiedere assistenti come Alexa, Google Assistant o Siri. Per di qua, il sistema si fermerebbe a seconda delle tecnologie dei tre grandi produttori per isolare ulteriormente il nostro ecosistema dalla rete.

Paulus Schoutsen, fondatore di Home Assistant, guida anche la società Nabu Casa, incaricata di offrire un servizio cloud di prima parte per Home Assistant. Anche il suo progetto di assistente vocale vuole integrarlo in questo servizio, e per farlo ha assunto Michael Hansen, sviluppatore del progetto Rhasspy, un assistente vocale open source che funziona interamente in locale. L’idea è di integrare nativamente questa tecnologia in Home Assistant.

Schoutsen vuole che il suo assistente vocale dia la priorità al supporto per più lingue. L’interfaccia utente della procedura guidata ora supporta 62 linguee spera che la comunità contribuisca a integrare questa compatibilità attraverso i comandi del suo assistente.

Da Home Assistant hanno voluto chiarirlo il tuo assistente vocale non sarà in grado di eseguire molte delle funzioni previste da uno smart speaker. Schoutsen afferma che l’idea è di concentrarsi su un’interazione domestica intelligente di base e quindi essere in grado di mantenere tutto il lavoro dietro il progetto. Ciò significa che l’assistente non sarà in grado di fare cose come effettuare chiamate, cercare in Internet, giocare a giochi vocali e così via.

Un altro dei temi su cui ha voluto insistere è quello su cui la possibilità di utilizzare la procedura guidata offlinequindi non dipenderà da servizi basati su cloud in cui l’utente non ha alcun controllo sulle informazioni condivise.

L’idea è che l’assistente vocale raggiunga Home Assistant qualche volta nel 2023anche se Schoutsen non ha ancora voluto dare una data precisa.