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le nuove CPU Intel non saranno in grado di decodificare il formato

17 de Gennaio de 2022

L’arrivo del Risoluzione 4K ha portato con sé una nuova generazione di supporti ottici, il Blu-ray UHD ei relativi lettori, sia in formato desktop che integrati per PC, questi ultimi molto più scarsi e difficili da trovare.

Tuttavia, l’ascesa dello streaming e il generale declino del formato fisico, relegato nella maggior parte dei casi al mercato dei collezionisti, sono andati via via perdendo interesse nel settore generale dei Blu-ray UHD, soprattutto nel mondo PC, dove sono pochi i team che possono gestire ufficialmente questo formato.

Blu-ray UHD: un formato molto impegnativo per i computer

In effetti, è stato un formato molto impegnativo con l’hardware che poteva accedervi sin dalle sue origini, nel tentativo di limitare il più possibile la pirateria.

Quindi, tra i requisiti minimi per poterlo giocare su PC c’è quello di avere Windows 10 o superiore, avere a Processore Intel di 7a generazione, questo è un Kaby Lake che è Core i7 o Core i5, almeno con 6 GB di RAM e una scheda grafica con una porta HDMI 2.0a che può funzionare con HDCP 2.2.

E d’ora in poi sarà ancora più difficile, poiché come confermato da CyberLink, creatori del software di riproduzione multimediale PowerDVD, uno dei più apprezzati quando si tratta di lavorare con Blu-ray e Blu-ray UHD sui computer, la nuova gamma di processori Intel Core di 12a generazione non includerà il sistema Estensioni di protezione software (SGX), indispensabile per la decodifica del sistema video ottico.

In particolare, queste estensioni, introdotte per la prima volta sulle CPU Core i-6000 (Skylake) alcuni anni fa, sono scomparse dai processori Intel Core di 11a generazione lo scorso anno, anche se restava la speranza che alcune potessero essere implementate. , qualcosa che ora di CyberLink hanno negato approfittando dell’arrivo della prossima generazione di processori.

Intel Software Guard Extensions (Intel SGX) è un requisito essenziale per la decodifica di dischi Blu-ray UHD, sia nei processori che nelle schede madri e nei driver per Windows, quindi la sua scomparsa impedisce al sistema di eseguire la protezione contro la copia o DRM (gestione dei diritti digitali) e con esso i dischi non possono essere riprodotti su un computer.

I classici dischi Blu-ray con risoluzione Full HD (1080p) non sono interessati dal problema., ma senza dubbio è un ostacolo in più all’implementazione del format presso un grande pubblico sempre più interessato allo streaming.

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