Sono passati più di due anni da quando sono cominciate ad apparire notizie su un cambiamento nelle connessioni di rete. E ora, dopo un po’ di tempo, il cambiamento si concretizza con il approvazione da parte del Congresso del Diritto Generale delle Telecomunicazioni.
Un nuovo regolamento che stabilisce che entro un anno, ogni connessione in Spagna deve offrire almeno 100 megabit al secondo (Mbps). Un cambiamento che si è già riflesso nella “Agenda Digitale” che dovrebbe giovare anche alle aree rurali, tradizionalmente interessate da questo tipo di infrastrutture.
100 mega per tutti?
Poche ore fa il Congresso dei Deputati ha approvato la Legge Generale sulle Telecomunicazioni dopo gli emendamenti approvati dal Senato. Un nuovo standard, che sostituisce quello esistente e che stabilisce che entro un anno tutte le connessioni devono offrire almeno 100 megabit al secondo (Mbps). Una velocità che deve essere disponibile sia nei grandi centri abitati che nella Spagna rurale.
‼️ La Legge di #Telecomunicazioni finisce in @Congreso_Es suo iter parlamentare. Il #consenso ha prevalso nel processo di approvazione.
Promuovere gli investimenti nel settore per:
Raggiungere 🎯 il 100% della popolazione con una connessione prima del 2026 di almeno 100 Mbps#Piano di recupero pic.twitter.com/AdvDxq12Ok— SE Telecomunicazioni e infrastrutture digitali (@SEtelecoGob) 9 giugno 2022
Questo obiettivo conferma quanto visto nella “Agenda Digitale” che, secondo il Governo, Il 2025 è stato contrassegnato come l’anno per quei 100 Mbps come velocità minima per raggiungere le case di tutto il paese. Tuttavia, media come Europa Press anticipano questa data al 2023.
La nuova legge vuole che questa velocità raggiunga i cittadini sia tramite rete fissa che mobile. Inoltre, è richiesta una maggiore protezione dell’utente finale e che abbia accesso a maggiori e migliori informazioni sui servizi e le condizioni a cui è abbonato.
Attualmente le reti nel nostro Paese raggiungono una copertura del 95,2% della popolazione per una velocità di accesso di 30 Mbps e 87,6% con una velocità di accesso di 100 Mbps. Ciò significa che entro quella data ben pochi rimarranno al di fuori dei suddetti 100 Mbps.
Inoltre, la nuova Legge Generale sulle Telecomunicazioni differenzia gli aspetti del cosiddetto Servizio Universale. Nel caso dell’Universal Broadband Service, che è il servizio regolamentato che deve essere accessibile a tutti gli utenti indipendentemente da dove vivono in Spagna e senza dover prendere una linea fissa. Un servizio che ora ha una velocità di 1 Mbps e che ora ha 10 Mbps e successivamente vuole salire a 30 Mbps
Inoltre, ora sono considerati usi di base come l’accesso alla posta elettronica, ai social network e alla formazione online. Per tutti questi servizi devi avere almeno una velocità minima di 10 Mbps espandibile a 30 Mbps se possibile. Inoltre, e per facilitare l’accesso a tutti, il bonus sociale può essere richiesto a qualsiasi operatore, non solo a Telefónica.
Le novità introdotte dal testo legislativo interessano anche il vecchio cabine telefoniche, che non sono più considerate servizio universale e la porta si apre perché diventino punti di ritiro pacchi, punti Internet o numeri di telefono di emergenza.