Tradizionalmente il trasmissioni televisive sono venuti nelle nostre case attraverso un’antennaindividuale o collettivo, che riceve il segnale dai canali e lo trasferisce ai decoder interni dei televisori o ad apparecchiature esterne.
È stato un sistema molto efficace per anni, ma è diventato progressivamente obsoleto dopo l’arrivo massiccio di Internet nelle case e delle sue numerose possibilità come più canalimigliore qualità dell’immagine e del suono o semplicemente non dover dipendere da una presa per antenna.
Quindi, passa la prossima evoluzione del digitale terrestre collaborare con Internet per offrirci nuove possibilità di utilizzo, qualcosa che è incluso nello standard DVB-I approvato alla fine del 2019 e che cerca di rivoluzionare la nostra esperienza quando si utilizza un combinazione di ricezione attraverso l’antenna insieme alla connettività alla rete.
Primi test del DVB-I in Spagna
In questo contesto, e sebbene altri miglioramenti recenti come il sistema HbbTV non sembrino ancora avere la popolarità desiderata, i test per vedere il Possibilità DVB-I sono già in corso nel nostro Paese.
Ne è prova il progetto realizzato pochi giorni fa dalla Presidenza della Radiotelevisione Spagnolo presso l’Università Politecnica di Madrid dove hanno effettuato la prima trasmissione pilota nazionale di RTVE Canali DVB-I collegati al segnale DTT.
Per questo è stato utilizzato il canale UHF 44, utilizzato per effettuare la diffusione non commerciale del segnale. DVB-T (DTT)trasmettendo attraverso detto canale i servizi RTVE del multiplex RGE2 (canale UHF 41 a Madrid): Clan, Clan HD, tdp, tdp HD, Radio Clásica HQ RNE, Radio3 HQ RNE e Radio Exterior RNE insieme ai dati di Segnalazione DVB-I.
La configurazione multiplex era identica a quella utilizzata dal resto delle trasmissioni DTT in Spagna: larghezza di banda 8 MHz, modulazione 64-QAM, 8K, IG 1/4, FEC 2/3, con un bit rate effettivo di 19,91 Mbps.
Cosa permette questo sistema? Ebbene, nello stesso momento in cui il canale tdp HD trasmetteva una versione del 7 partite di tennis del torneo Mutua Madrid Open che si giocavano contemporaneamente, offriva la possibilità agli utenti di farlo selezionare la singola telecamera di ciascuna delle 7 tracce attraverso i canali DVB-I (ovvero via Internet), facilitando così la visione della partita selezionata e dando maggiori possibilità di personalizzazione allo spettatore.
Grazie alla combinazione della trasmissione DTT con i canali aggiuntivi su Internet, l’utente è stato mostrato un totale di 11 canali della televisione (i 4 del TDT più i 7 del DVB-I), potendo navigare e passare dall’uno all’altro direttamente dal telecomando e senza dover fare altro.
Questo è un punto chiave, poiché per lo spettatore non c’è motivo di differenziare se il canale che sta guardando in un determinato momento proviene dalla DTT o da Internet. Inoltre, nel test hanno indicato altri possibili usi che il DVB-I può facilitare alle emittenti.
Ad esempio, è possibile collegare i canali alle trasmissioni DTT con contenuto personalizzatocontenuto tematico (eGaming) o contenuto con altre qualità come UHD o realtà virtuale o trasmissioni multiview.
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