Con le ondate di freddo tipiche del tempo e il prezzo dei combustibili, è normale per noi aguzzare il nostro ingegno alla ricerca di soluzioni per avere una temperatura confortevole, sia per allungare l’azione del riscaldamento come buon isolante o esplorare direttamente “nuove” strade di riscaldamento come comunemente noto la stufa dei poveriche si basa sul riscaldamento con le candele, il fuoco originale nella sua versione mini. Se stai pensando di riscaldare la tua casa con le candeleÈ meglio leggere questo articolo prima per essere chiari su cosa si vince e cosa si perde.
Qual è il metodo invernale
La stufa dei poveri o “Metodo invernale” consiste essenzialmente in crea un riscaldatore usando un paio di pentole e alcune candele. Si sa così perché lo chiamava così il giornalista Dylan Winter nel video che ha caricato su YouTube qualche anno fa spiegando passo passo come realizzare questa stufa fai da te. All’epoca divenne virale (oggi non disponibile) e quando arriva il freddo ricompare tra i trend dei social network. Senza andare oltre, questo inverno 2022-2023 troverete molti spettacoli su TikTok sotto l’hashtag #terracottapotheater, che ha già accumulato più di due milioni di visualizzazioni.
Più concretamente, la ricetta canonico di questa stufa fai da te Consiste nel posizionare quattro piccole candele Ikea (di queste che costano 5,99 euro per una confezione da 100 unità o simili) su un vassoio di metallo e appoggiarci sopra un vasetto. Sopra il foro della base (quello che serve a far defluire l’acqua quando il vaso viene utilizzato nella sua missione standard), il contenitore in alluminio di una candela spenta. A coprire tutto, un secondo vaso più grande.
Le quattro candele accese riscaldano l’aria in quello spazio, che sale per convezione verso l’alto, fuoriuscendo nella stanza. La linea di fondo è semplicemente concentrare tutto il calore in un punto e irradiarlo verso l’esterno.
Da ora in poi, ogni maestro ha il suo trucco Y ci sono diverse varianti nel design: c’è chi si limita ad un solo vaso, altri optano per un sistema di vasi sovrapposti di dimensioni diverse alle matriosche (per concentrare maggiormente il calore), alcuni aggiungono rondelle e viti alla ricetta… Secondo la teoria di Winter, quattro candele servirebbero a riscaldare la stanza al mattino e altre quattro al pomeriggio.
I conti sono abbastanza facili. Tralasciando il vassoio e le pentole, che probabilmente abbiamo in casa e che fanno parte della struttura e non del “carburante”, ogni candela costa circa 6 centesimi, quindi riusciremo a riscaldare una stanza mattina e sera al modico prezzo di 48 centesimi.
E funziona? In El Confidencial hanno proposto di eseguire l’esperimento in determinate condizioni (ad esempio che la stanza aveva uno spazio di 23,6 metri cubi, mancava di finestre e hanno iniziato l’esperimento alle 18:00 con una temperatura di 24 gradi) che ci hanno permesso di può servire come buona approssimazione, concludendo che il sistema è in grado di riscaldare l’ambiente con una velocità di 2 gradi/ora. Lento rispetto agli standard a cui siamo abituati, ma efficace, agendo con lungimiranza ed a buon mercato.
Perché non è una buona idea riscaldare una stanza con le candele
Dal test di El Confidencial si può dedurre che la prima cosa che sperimenteremo è un forte odore di cera fusa che può disorientare alcune persone. D’altra parte, siamo con un sistema di riscaldamento che consuma ossigeno e lo converte in anidride carbonicacosa poco salutare in spazi piccoli e poco ventilati.
Le popolari candele Ikea, invece, sono fatte di cera di origine vegetale e paraffina (un derivato del petrolio la cui combustione, secondo uno studio dell’Environmental Protection Agency, contiene composti tossici per inalazione come benzene o toluene). D’altra parte, potresti considerare di sfruttare quelle candele che hai in casa colorate con prodotti chimici o con stoppini di zinco, stagno o piombo.
A causa del sistema stesso, che utilizza il fuoco diretto, ci sarà una certa esposizione e pericolo di incendio in caso di incidenti o manipolazioni (immagina, ad esempio, un colpo accidentale del tuo animale domestico) che faccia cadere le candele su un caricatore o sul tappeto. D’altra parte, l’esterno della pentola diventa molto caldo (può raggiungere i 200 gradi), quindi un tocco casuale può provocare ustioni. Se ci si trova in una stanza con ambiente umido e cade all’interno dei vasi di terracotta, l’acqua evaporata potrebbe favorire l’esplosione del contenitore con il conseguente pericolo che rappresenta.
Fin qui i rischi insiti in questa stufa dei poveri, ma bisogna considerare anche la sua efficacia. In Consumer raccolgono le dichiarazioni dell’esperto di energia Jorge Morales, che lo spiega nessun miracolo termico: “L’energia massima da trasmettere è quella contenuta nella vela. E non è molta.” In questa stessa pubblicazione, questa affermazione è confermata da Carlos Gutiérrez del sito web di diffusione dell’energia Nergiza, il quale sottolinea che “fornirà una quantità molto piccola di energia/potenza di riscaldamento, chiaramente insufficiente per riscaldare una stanza”. Precisa inoltre che “anche in questo caso il rapporto euro/kWh sarebbe piuttosto elevato”. Ed è facile confondere il fatto che le pentole siano incendiate non implica che offrano un’elevata potenza termica, a causa della loro piccola superficie di scambio.
Foto di Rebecca Peterson-Hall su Unsplash