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qual è il problema, come e chi è responsabile per risolverlo

15 de Febbraio de 2022

Negli ultimi anni abbiamo assistito a diversi retunes dei canali DTT nel nostro ricevitori e televisori per non rimanere senza accesso a tutti i canali disponibili, nel tentativo di concedere maggiore larghezza di banda ai sistemi di telefonia mobile.

Tradizionalmente, il servizio di trasmissione televisiva è stato localizzato nella cosiddetta banda UHF, che in Spagna comprende le frequenze di tra 470 e 862 MHz. Pertanto, gli impianti per la ricezione del DTT sono progettati per ricevere i segnali attraverso l’intera banda UHF, comprese quindi le sottobande di frequenza 694-790 MHz (nota come banda 700 MHz) e 790-862 MHz (nota come banda 800 MHz).

Dopo il rilascio del Banda 800 MHz (primo dividendo digitale) e quello di 700 MHz (secondo dividendo digitale) per far posto a servizi avanzati di telefonia mobile come LTE (“Long Term Evolution”) e 5G, sembrava che le frequenze utilizzate sia per i tipi di telefonia che per i servizi DTT fossero allora ben differenziate nessuna possibilità di interferenza.

in ogni caso, il Commissione Nazionale Mercati e Concorrenza (CNMC) ha pubblicato un interessante articolo in cui spiegano come non sia del tutto vero, ci sono alcuni “situazioni colpite dall’allineamento tra le ubicazioni delle stazioni base della rete mobile e i centri di diffusione della DTT”.

Tale articolo nasce a seguito di una completa relazione sulla Bozza di Ordine (IPN/DTSA/053/21) che stabilisce precisamente le azioni che devono essere svolte dagli operatori di telefonia mobile per garantire che la messa in servizio delle stazioni mobili nella banda 700 e 800 MHz non pregiudica la ricezione del servizio televisivo.

Quando si verificano le interferenze e come risolverle

Per assicurare che le future reti 5G non hanno interferito con il DTTil SETID (Segretariato di Stato per le telecomunicazioni e le infrastrutture digitali) ha effettuato test pilota nei comuni di Alcázar de San Juan e La Solana nei mesi di giugno e luglio 2021 al fine di analizzare i possibili effetti che producevano una volta emissioni di comunicazioni mobili in coesistevano la banda di frequenza 694-790 MHz e le emissioni della televisione digitale terrestre nella banda 470-694 MHz.

Le principali conclusioni dei test effettuati furono simili a quelle ottenute allora per la banda 800 MHz e sostanzialmente ci dicono che, in determinate situazioni, potrebbero esserci effetti sulla ricezione del servizio televisivo digitale terrestre.

Questo è particolarmente vero quando le stazioni base di telefonia sono allineate spazialmente con le stazioni DTT prima che entrambi i segnali raggiungano le case, come possiamo vedere nel diagramma seguente fornito dal CNMC:

Interferenza DTT

Tuttavia, poiché si tratta di un problema fisico e geometrico noto, è possibile anticipare e identificare le aree principali in cui è più probabile l’esistenza di tale affettazione e adottare una serie di misure, sia a livello di operatori telefonici che di utente finale.

Secondo la Commissione, per il consumatore, l’interferenza può essere risolta nella stragrande maggioranza dei casi “installando un filtro di intestazione posto all’uscita dell’antenna di ricezione televisiva, prima dello stadio amplificatore”. Questo filtro è del tipo passa-banda e consente il passaggio solo di frequenze inferiori a 694 MHz, attenuando qualsiasi segnale a frequenze più alte in modo che non raggiunga l’amplificatore o TV.

Filtro Tdt4488

Tuttavia, ci sono altre alternative che potrebbero essere eseguite dal Reti e operatori TVcome l’uso di
sistemi di filtraggio negli impianti di emissione in quelle regioni in cui è più probabile la comparsa di interferenze. Oppure valutare direttamente dove è più conveniente posizionare le stazioni base.

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Come si può leggere nel rapporto IPN/CNMC/053/21, in linea di principio lo saranno operatori di telefonia mobile responsabile dell’installazione delle stazioni base responsabile della risoluzione degli eventuali danni nella ricezione del segnale DTT. Si è infatti determinata la necessità di realizzare due tipologie di azioni per garantire un’adeguata ricezione del digitale terrestre nelle abitazioni.

A cominciare dalle azioni informative degli operatori ai Comuni e dai comuni ai cittadini affinché gli abitanti degli edifici dotati di strutture di ricezione DTT che si trovano all’interno delle aree interessate possano conoscere il problema e le possibili soluzioni.

Anche azioni correttive per risolvere le alterazioni che possono manifestarsi una volta che le stazioni base sono in servizio o ne vengono modificate le caratteristiche tecniche di emissione. Queste esibizioni sono fondamentalmente installazione di filtri all’uscita dell’antenna che devono mettere a disposizione delle persone colpite per operatori telefonici gratuiti tramite un centro assistenza clienti.

Questo centro non è ancora operativo e sarà probabilmente chiamato “Vieni 700”un marchio già registrato da Elecnor, la stessa azienda che era dietro il precedente sito Arrives 800 per problemi di adattamento sorti con il 4G.

Maggiori informazioni | CNMC | Ministero dell’Economia e della Trasformazione Digitale

foto | Nelson Ndongala