La scorsa primavera il Consiglio dei ministri ha approvato un Regio Decreto Legge sugli autobus che comprendeva nuovi diritti e garanzie per i consumatori che acquistano un nuovo dispositivo elettronico, elettrodomestico o prodotto digitale, nel tentativo di scommettere su un più responsabile e sostenibile.
Si trattava di cercare di minimizzare gli effetti dell’obsolescenza programmata attraverso una modifica della Legge Generale per la Tutela dei Consumatori, che si inquadrava nelle linee guida proposte dall’Unione Europea in linea con la “diritto alla riparazione” e che avrebbe portato due cambiamenti fondamentali:
-
Innanzitutto, estendi la garanzia di base di prodotti, dispositivi elettronici ed elettrodomestici dai tradizionali due anni in Spagna a tre anni
-
In secondo luogo, per costringere i produttori ad estendere la disponibilità di parti di ricambio di tutte le squadre che vendono durante 10 anni.
Finora questo obbligo di parti per le riparazioni Avevo solo cinque anni, periodo dopo il quale il consumatore si trovava molte volte senza la possibilità di modificare o riparare guasti anche minimi ai propri dispositivi, essendo costretto ad acquistare un nuovo prodotto.
Ebbene, la nuova normativa proposta dal Ministero dei Consumatori entrata in vigore oggi, 1 gennaio 2022 e rappresenta un ulteriore passo nella cosiddetta “strategia di economia circolare”, un modello che implica riutilizzare, riparare e riciclare prodotti per prolungare il loro ciclo di vita.
il #CMin ha approvato oggi una modifica dell’attuale normativa a consumo con la quale compie un ulteriore passo avanti nella strategia di economia circolare.
🛠 I produttori devono disporre di pezzi di ricambio per 10 anni.
🛒 Le garanzie andranno da due a tre anni. pic.twitter.com/NPXfYm9AVK– Ministero del Consumo (@consumogob) 27 aprile 2021
Protezione estesa su contenuti e servizi digitali
Il nuovo regolamento verrà applicato per la prima volta anche il contenuti e servizi digitali, che deve offrire almeno due anni di garanzia (uno in meno rispetto ai prodotti fisici). Alcuni contenuti che “non costano denaro al consumatore ma vengono ottenuti in cambio dei loro dati personali”, secondo il Ministero dei consumatori. I prodotti in questa categoria includono “programmi per computer, applicazioni, file video, file audio, file musicali, giochi digitali, libri elettronici o altre pubblicazioni elettroniche”.
A loro volta, i servizi digitali saranno tutti quelli che “consentono di creare, elaborare, accedere o archiviare dati in formato digitale”, che include software di scambio video e audio e altri tipi di file hosting, elaborazione testi, giochi online, social media, e-mail e servizi di messaggistica istantanea.
L’estensione dei periodi di garanzia a tre anni significa anche che durante i primi due anni il consumatore non dovrà dimostrare il difetto di conformità del prodotto, che faciliterà la riparazione in questo periodo, poiché sarà sufficiente dimostrare che il bene, contenuto o servizio digitale non è conforme a quanto concordato, senza doverne giustificare il difetto di conformità al momento della consegna, come era necessario fino ad ora.
La riforma incorpora anche il la durabilità di un prodotto come “criterio oggettivo” affinché il consumatore valuti se è d’accordo con l’acquisto. In questo modo, nel caso in cui un prodotto non abbia la durabilità che il produttore e il consumatore avevano inizialmente concordato attraverso il contratto di acquisto, il cliente può scegliere tra ripararlo o sostituirlo con uno uguale o equivalente. .
Maggiori informazioni | BOE | Ministero del Consumo
Foto di copertina | Kilian Seiler