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su Android TV sarà più difficile per le app installare altre app come “fonti sconosciute”, ma non impossibile

8 de Aprile de 2022

Google continua a lavorare per migliorare la sicurezza dei dispositivi e lo fa schermando, o almeno provando, la gestione durante l’installazione delle applicazioni da parte degli utenti. Se abbiamo già visto come limitano l’installazione e cercano app obsolete o come si prendono cura dei minori in casa, ora lavorano per limita quali app possono installare altre app.

In effetti, è normale che le applicazioni abbiano la possibilità di installare altre app. Lo abbiamo visto su queste pagine quando si tratta di portare su Android TV o Google TV applicazioni che non sono su Google Play, ad esempio, e che richiedono un file APK. Di seguito, sarà un po’ più difficile ma non impossibile.

Fonti sconosciute: no, ma con eccezioni

L’azienda di Mountain Views sta apportando modifiche alle norme di Google Play e ora ne dettagliano anche i dettagli quali app potranno installare altre app. Un limite che debutta nel Play Store, perché fino ad ora l’unica linea rossa non era consentire gli store di terze parti.

Google ha modificato le Norme del programma per sviluppatori ed ha inserito la nuova sezione “Richiedi permesso pacchetto installazione” con nuove regole che entreranno in vigore a partire dall’11 luglio.

Il permesso in questione è questo: “REQUEST_INSTALL_PACKAGES”. L’obiettivo è che un’applicazione può a sua volta installare un’altra app. Immaginiamo un browser che scarichi e installi un’altra app o un esploratore di file. Qualcosa di normale fino ad ora.

Google vuole limitare questa azione su tutti i dispositivi Android, che include Android TV o Google TV. Ora l’installazione di app tramite un altro può essere utilizzata solo se la funzionalità principale della tua applicazione include una di queste sezioni:

  • Invia o ricevi pacchetti di applicazioni; e

  • Abilitazione dell’installazione avviata dall’utente dei pacchetti dell’applicazione.

Google non vuole lasciare questioni in sospeso e specifica il casi in cui può continuare ad essere utilizzato installazione di app da altre app. Se osserviamo da vicino, vedremo come esiste la limitazione, ma non è così rigida come potremmo pensare, poiché sono consentiti alcuni degli strumenti più popolari:

  • Navigazione o ricerca sul Web.

  • Servizi di comunicazione che supportano gli allegati.

  • Condivisione, trasferimento o gestione di file.

  • Gestione dei dispositivi aziendali.

Vediamo come, ad esempio, un browser Web sarà comunque in grado di installare app da fonti sconosciute, proprio come le app di messaggistica, le app di gestione dei dispositivi aziendali o i browser e i file manager più diffusi. Tutte le altre applicazioni e giochi sono esclusi da questa regola.

Questi ultimi potranno effettuare aggiornamenti o modifiche, ma non installare file APK. Sarà l’utente, e sempre manualmente, a poter installare applicazioni tramite altre app purché soddisfino i requisiti sopra indicati e se utilizzi anche un dispositivo che abbia almeno Android 6.0 Marshmallow.

Via | AndroidPolizia