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In che modo i nuovi sono diversi dai vecchi?

24 de Maggio de 2022

Quando si tratta di conoscere il comportamento di un nuovo apparecchio, il etichette di efficienza energetica sono uno degli indicatori più immediati che ci permettono di conoscere entrambi i spese future elettriche e idriche dell’apparecchiatura come i livelli di rumore o le capacità effettive dell’apparecchiatura.

È un sistema grafico che permette di osservare a colpo d’occhio il caratteristiche più rilevanti della nostra futura acquisizione, ma queste etichette non sono sempre intuitive, soprattutto da quando i nuovi design proposti dall’Unione Europea hanno iniziato ad essere implementati lo scorso anno.

I cambiamenti hanno causato un po’ di caos tra i consumatori che ora si recano in negozio senza sapere molto bene cosa significhino i nuovi valori e se siano legati ai precedenti, o se gli elettrodomestici ora siano peggio vista la loro diversa assegnazione delle lettere. fareCosa è cambiato e come possiamo interpretarlo??

Una nuova etichetta dal 2021

Negli ultimi anni, l’apparente facilità di lettura delle etichette originali di efficienza energetica era stata in qualche modo relegata dal progressista aggiunta dei segni “+” dopo il valore “A”il più comune negli elettrodomestici moderni, che aveva reso difficile la comprensione e l’interpretazione del messaggio, poiché i consumatori non sapevano molto bene cosa significasse quando un apparecchio aveva un solo segno “+”, due o tre.

Per questo motivo i responsabili di questo sistema di certificazione hanno deciso di rinnovarlo parzialmente dal 2021 con una nuova scala e un nuovo formato di valutazione consumi che fanno sì che i valori riportati sulle vecchie etichette non coincidano più con quelli nuovi, anche se si tratta dello stesso elettrodomestico.

Così, da marzo 2021 sono state implementate le nuove etichette per lavastoviglie, lavatrici, lavasciuga, frigoriferi, schermi e monitor nel territorio commerciale dell’Unione Europea, da settembre 2021 lo stesso è stato fatto lampade e lampadine e questo 2022 a squadre di aria condizionata e asciugatrici.

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Tuttavia, uno dei problemi che gli utenti devono affrontare è che non tutti i negozi hanno effettuato questa transizione come previsto e in molte occasioni lo troviamo duplicato con tag per alcuni prodotti ma non per altri e creano un po’ di confusione.

Queste etichette saranno già quelle definitive? Beh no. Le nuove etichette manterranno il passo con i miglioramenti tecnologici in termini di efficienza energetica e saranno rivisti quando il 30% dei prodotti riceverà la classificazione massima (A) o quando il 50% è nelle fasce A e B. In altre parole, in un anno possiamo essere come siamo adesso, con un nuovo modello di etichetta che ancora una volta creerà confusione.

Addio al “+” della bilancia e ai nuovi codici QR

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L’etichetta originale fino al 2021 differenziava sette classi o livelli di consumo che identificava con il lettere dalla A alla G aggiungendo alle apparecchiature classificate con “A” quei segni “+” che indicavano ulteriori miglioramenti di efficienza.

le nuove etichette dimenticano una volta per tutte il “+” e di nuovo a una semplice scala di lettere con colori compresi tra “A” in verde che rappresenta il più efficiente e “G” in rosso che rappresenterà i dispositivi meno efficienti.

Pertanto le classi “A+”, “A++” e “A+++” scompaionoche nascono per racchiudere e poter descrivere i prodotti più efficienti e che ora verranno sostituiti da valori di “D”, “C” e “B” rispettivamente. Questo non significa che il rating dell’apparecchio sia peggiorato, quanto piuttosto che la nuova etichettatura è più severa e per il momento la categoria “A” viene lasciata vuota, in attesa di nuovi prodotti più efficienti di quelli attuali che arriveranno negli anni a venire.

In altre parole, un elettrodomestico che prima poteva avere una classificazione “A+” ora ha una “D”, ma questo non significa che il suo consumo di energia elettrica sia aumentato, semplicemente che cambiato il modo in cui valutiamo le tue prestazioni.

A seconda dell’apparecchio, le nuove etichette energetiche non solo riportano il consumo di elettricità, ma forniscono anche dati sul acqua utilizzata per ciclo di lavaggiocapacità di memoria o rumore, tra gli altri.

Le etichette incorporano anche nel loro angolo in alto a destra a codice QR piccolo che possiamo consultare da un terminale mobile per conoscere ulteriori informazioni sul prodotto in questione prima del suo acquisto.

Ancora confusione: un nuovo sistema di calcolo

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Ebbene, il fatto che le lettere siano cambiate non sembra molto complicato ed è qualcosa di semplice da capire. Tuttavia, uno dei problemi principali con le etichette che ora abbiamo nei negozi è quello sono stati ridefiniti i limiti di consumo poter entrare in una classe energetica e il sistema di calcolo è stato modificato per i consumi di acqua ed elettricità, quindi non c’è corrispondenza diretta tra la vecchia e la nuova etichetta.

Cosa significa questo? Ebbene, possiamo notare che lo stesso prodotto, come la stessa lavatrice, nelle vecchie etichette aveva un costo specifico dell’elettricità annuale e ora con le nuove ne ha uno diverso. Come può essere? Bene, perché è cambiato tempo o cicli di lavoro della squadra.

In precedenza, veniva contato consumo annuo considerando un utilizzo medio di 220 cicli all’anno, senza tener conto di altri fattori. Ora il criterio è stato modificato e la spesa normalizzata è considerata in un totale di 100 cicli (non più annuale) per programmi ECO a basso consumo. Cioè, nel caso del consumo elettrico della nostra lavatrice, ora abbiamo i valori considerati kWh/100 cicli mentre prima lo erano kWh/anno.

Come si vede, le cifre continuano ad essere confuse e poco utili per il consumatore che sta cercando di scoprirlo quanto spenderanno la lavatrice o la lavastoviglie per ogni utilizzo, non in 100 usi, come considerano le etichette. Sì, il conto è semplice visto che dobbiamo solo dividere per 100 il valore che ci danno, ma anche così non è una cosa alla portata di tutti, soprattutto se non sanno cosa fare e se si ritrovano anche con il doppio etichettatura (vecchia e nuova etichetta) quando si va al negozio.

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Etichetta modello per televisori

Un’altra novità delle etichette si trova nel settore televisivo, che ora include anche un riferimento al consumo medio di energia sia mentre stanno lavorando gamma dinamica convenzionale (SDR) come mentre lo fanno dentro alta gamma dinamica o HDR.

Questa differenziazione ha un senso, poiché la variazione del consumo energetico è direttamente proporzionale al numero di nits sullo schermo e può diventare evidente, soprattutto nei modelli LCD più luminosi e dipende ovviamente dalla modalità di configurazione in cui abbiamo lo schermo acceso. Ma ancora una volta si ritorna generare maggiore complessità nell’interpretazione dei valori.