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Questi pavimenti, mobili e applique in legno comunicano con la casa intelligente e non necessitano di batterie né di essere collegati

16 de Febbraio de 2022

Il casa intelligente del futuro sarà costituito da uno sciame di dispositivi e sensori interconnessi che invieranno diversi tipi di dati a più interfacce, cosa che già accade oggi, ma soprattutto saranno in grado di farlo prendere decisioni sulla base di tali dati costantemente e senza dover necessariamente intervenire un utente umano.

Questo paradigma deve affrontare diverse sfide importanti, una delle più importanti è quella relativa al energia elettrica richiesta per alimentare un tale insieme di dispositivi, dal momento che non saremo sempre in grado o disposti a dover camminare collegare sensori e dispositivi o sostituire le batterie ogni pochi mesi.

È per questi casi che nasce un’interessante idea sviluppata dal Beijing Institute of Nanoenergy and Nanosystems e che cerca sostanzialmente di adattare il capacità triboelettriche di determinati composti e materiali da fornire energia “illimitata”. ad alcuni sensori smart home del futuro.

Sensori che non necessitano di essere ricaricati o collegati

L ‘”effetto triboelettrico” è un tipo di elettricità generata dal contatto di un materiale con un altro, ad esempio per sfregamento diretto tra i due. Ed è proprio questo effetto che questi ricercatori hanno applicato a una serie di attrezzature, accessori e materiali da costruzione in legno.

L’idea è che possiamo avere una serie di sezioni di cemento in soffitti, pareti e mobili in legno sotto i quali ci sono strati speciali con pellicola di rame che presentano questa capacità triboelettrica in modo tale che, quando si preme volontariamente o involontariamente dette sezioni viene prodotta una carica elettrica che attiva così un circuito integrato sotto il legno che svolge una certa funzione.

A cosa può servire? Quindi ad esempio per riempire diverse sezioni della casa con sensoricome i sensori di posizione a terra che sanno quando qualcuno si trova in una determinata area in modo che possa essere accendi il fuoco, accendi le lucispegnere l’aria condizionata e la TV se siamo rimasti, aprire e chiudere porte, finestre, tende, persiane o regolare la temperatura quando arriviamo a casa.

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Anche per attivare allarmi di rilevamento delle intrusioni, di incendi o per far monitorare persone non autosufficienti, anziani e bambini, sapendo in ogni momento dove si trovano in casa. Può anche essere impiantato come sostituto di alcuni interruttori intelligenti della casa che può essere posizionato in diversi mobili lontano dalle prese, come su sedie, poltrone o tavoli da cui gestire le luci senza spostarsi dal divano.

Il potenziale che si apre dopo una tale invenzione è molto promettente, poiché in teoria i circuiti sarebbero indipendenti dalla rete elettrica e potrebbero generare la propria energia per lavorare in modo illimitato fintanto che qualcuno li spinge, ovviamente. Anche se se, come commentano nello studio, l’energia sarebbe molto scarsa, richiedendo un adattamento dei sensori e dell’elettronica utilizzati per funzionare con questa bassa corrente elettrica.

Maggiori informazioni | nanoWerk